Passirano

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della Chiesa Parrocchiale di S. Zenone

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La prima parrocchiale di Passirano risale all’epoca medievale ed è documentata come parte delle dipendenze della pieve di Bornato. La storia della parrocchia moderna comincia invece nel 1478, quando il territorio bresciano venne colpito dalla terribile epidemia ricordata dai cronisti come “peste del Mazzucco”, o mal del zuchòt, perché caratterizzata terribili dolori alla testa. In questo frangente si registra una grande devozione verso S. Rocco, santo taumaturgo per eccellenza: anche a Passirano, su un terreno donato dalla comunità ai frati Serviti dell’Annunciata di Rovato, venne dedicato un santuario al santo pellegrino di Montpellier, che costituì il primo nucleo della chiesa che oggi conosciamo. Il primo edificio seicentesco della parrocchiale venne poi interamente riedificato nel 1763 e restaurato nel pieno Ottocento, un intervento che si concluse nel 1882, quando venne ultimata la decorazione.

All’esterno, S. Zenone conserva ancora l’aspetto di chiesa settecentesca, così come viene rappresentata da Sante Cattaneo (Salò 1739 – Brescia 1819) sullo sfondo della pala che adorna l’altar maggiore: da questo documento pittorico apprendiamo che la chiesa era un tempo dotata di un sagrato cinto da un muricciolo, ma la facciata presentava già le geometrie pulite che oggi conosciamo, divisa in due registri suddivisi da un fregio con triglifi, scandita da quattro paraste doppie a cui ne corrispondono altrettante nel secondo registro, impostato come frontone di tempio classico. La loggia di sei arcate, che si scorge sul lato est, è di altissimo interesse nella storia delle devozioni di una parrocchiale di età moderna e contiene 52 ex voto dedicati al culto locale della “Madonna dell’Abito”, oltre ad altre opere di spicco, come la pala di Domenico Carretti (Bologna 1680 – 1719), pittore bolognese molto attivo sul territorio bresciano, con Gloria dei Santi Borromeo, Antonio da Padova e Gaetano di Thiene.

All’interno, gli altari conservano opere di particolare rilevanza artistica, a cominciare dalla Madonna lignea dello scultore rinascimentale Stefano Lamberti (Brescia 1482 – 1538), autore della splendida cornice per la pala dell’altar maggiore di S. Francesco a Brescia, l’armoniosa Ultima Cena dell’altare di S. Carlo, dipinta tra 1878 e 1879 da Antonio Guadagnini, e la settecentesca pala d’altare attribuita a Sante Cattaneo (Salò, 8 agosto 1739 – Brescia, 4 giugno 1819) , con La Madonna col Bambino e S. Zenone, opera dell’ultimo decennio del Settecento, restituita al suo originario splendore coloristico da un recente restauro.

 

Informazioni utili
Chiesa Parrocchiale di S. Zenone
Indirizzo: via Libertà 2, 25050 Passirano
Contatti: mail parrocchiasegreteria.passirano@gmail.com; tel. 030654005

Bene di proprietà privata