Eretto in posizione sopraelevata, su un versante del Montorfano, il convento di Cologne sorse su un sito già occupato da alcune abitazioni, raggruppate attorno ad una chiesa dedicata a S. Giacomo. Si deve all’iniziativa di Domenico Bollani, vescovo di Brescia dal 1559, la concessione del sito ad una comunità di cappuccini. La cessione venne sancita da un atto ufficiale, datato 29 giugno 1568, con cui la comunità di Cologne donava la chiesa di S. Giacomo, le vicine case e ciò che rimaneva delle antiche fortificazioni ai frati cappuccini: un ordine novello, nato nel 1525 come ramo dei francescani minori, con l’intento di ritornare al messaggio evangelico originario voluto da S. Francesco.
I cappuccini giunsero in loco nel 1568, apportando nei secoli successivi tutte le modifiche necessarie a rendere il sito adatto ad ospitare un cenobio, riadattando e dotando la chiesa di nuovi ambienti, come il chiostro, ancora presente, e le celle per il riposo dei frati.
Con l’insediarsi del nuovo ordine, il convento visse una stagione particolarmente ricca, ospitando intellettuali e personalità illustri, divenendo importante punto di riferimento sino alla soppressione, avvenuta in epoca napoleonica.
A testimoniare l’aspetto del sito in un momento precedente l’arrivo dei cappuccini resta la chiesa di S. Giacomo, la cui facciata si mostra nelle forme tipiche dell’architettura sacra del Quattrocento lombardo, con tetto a capanna e una fronte dalla superficie continua, che un tempo doveva presentarsi completamente dipinta, come dimostrano le estese tracce di intonaco ancora visibili.
La facciata è ingentilita dal portale rinascimentale con paraste decorate a candelabre, sormontato da un’arcata a tutto sesto racchiudente una lunetta: come molti portali di chiese e di palazzi coevi, sparsi sul territorio tra Franciacorta, Sebino e Valle Camonica, venne assemblato utilizzando una pietra dal colore rossastro, in contrasto cromatico con il resto della facciata, detta pietra simona dal luogo da cui veniva estratta, forse sin dal XIV secolo, in località Simone, o Cimone, in Valle Camonica.
L’aspetto dell’aula liturgica, pur completamente intonacato, lascia indovinare un’originaria suddivisione in tre navate, scandite da pilastri quadrati con base in pietra grigia, su cui si impostavano ampi archi a tutto sesto. L’aula unica venne voltata a botte probabilmente dopo l’insediarsi dei cappuccini, quando fu riorganizzata secondo criteri di armonia e unità degli spazi, che non dovevano presentare elementi divisivi tra navata ed altare, secondo i nuovi dettami della Controriforma.
Informazioni utili
Convento dei Cappuccini
Indirizzo: via Cappuccini 54, 25033 Cologne
Orari di visita: su appuntamento
Contatti: info@cappuccini.it
Bene di proprietà privata