Corte Franca

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di Palazzo Monti della Corte

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L’origine del primo nucleo di insediamento si deve probabilmente alla nobile famiglia Federici, famiglia molto presente in Valcamonica, in particolare di uno dei rami secondari afferenti la famiglia degli Oldofredi di Iseo: da questo deriverebbe l’appellativo “della Corte”, e su questo primo insediamento medievale sarebbe poi sorto il palazzo tardo rinascimentale che noi oggi conosciamo. Alla metà del XVIII secolo, attraverso il matrimonio dell’ultimo discendente della famiglia Della Corte con Flaminia Monti, le due casate finirono per unirsi.

Nonostante i numerosi passaggi di proprietà, l’architettura si mostra sostanzialmente nelle forme dell’intervento edilizio del tardo Seicento. All’esterno, la fronte compatta e dai profili continui è lasciata a rustico, con le murature a vista e gli angoli caratterizzate da pietre squadrate di rinforzo. La divisione dei piani è suggerita dalle aperture: due teorie di finestre si alternano a due piani ammezzati, caratterizzati da aperture quadrangolari. Unico elemento decorativo è il portale centrale, privo di gradinata e inquadrato da una ricca ghiera.

Come avviene in molte dimore storiche del territorio, in netto contrasto con la fronte severa si pone il lato che affaccia sul giardino, spesso ingentilito da portici e aperture più ampie verso l’esterno. Così avviene anche in Palazzo Monti della Corte: sul retro, si apre un elegante atrio porticato, con grandi volte sostenute da colonne tuscaniche, terminante in facciata con tre arcate luminose, in affaccio su un ampio giardino di paesaggio. Al di sopra delle arcate, il secondo piano si caratterizza per una teoria di finestre, sormontate dalle piccole aperture dei mezzanini.

Frutto di un’aggiunta successiva è il delizioso prolungamento sul giardino, caratterizzato da una galleria con arcate vetrate e una loggia di sapore neorinascimentale.

All’interno, la villa conserva ancora numerosi ambienti storici: il grande scalone d’onore porta all’ampia e luminosa galleria del piano nobile, su cui si affaccia, esattamente al centro, la Sala Blu, così chiamata per il colore delle pareti, dominata da un ampio camino e ricca di arredi d’epoca