Paderno Franciacorta

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di Palazzo Baitelli Oldofredi

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Palazzo Baitelli Oldofredi fu utilizzato come sede del Comune e, dal 1975, della scuola media. La proprietà comunale si deve ad un atto di donazione avvenuto all’inizio del XX secolo, quando la contessa Maria Cristoni, vedova del conte Luigi Oldofredi, cedeva, per legato testamentario, i propri beni al Comune di Paderno Franciacorta, tra cui il bel palazzo Oldofredi. A Luigi e Maria Oldofredi veniva quindi dedicato il primo asilo infantile.

Il primo nome di Baitelli è dovuto alla nobile casata bresciana a cui un tempo apparteneva e che possedeva altre residenze nel territorio, di cui la principale era la villa di Castegnato, detta “Baitella” dalla suddetta casata.

Come è tipico delle dimore storiche del territorio bresciano, la bellezza del palazzo non è immediatamente visibile al visitatore, dato che la fronte principale non si trova in affaccio sulla pubblica via, ma sul cortile interno.

Dell’antico accesso, resta un ampio ingresso probabilmente settecentesco, tipico di tante dimore di contado: un grande cancello in ferro battuto, con archivolto decorato con un bugnato liscio che arriva a toccare la cornice e sormontato da una tettoia. Il portone doveva aprirsi su un muro di cinta un tempo continuo, a protezione del cortile e del giardino. L’aspetto attuale del complesso architettonico è, nella sostanza, dovuto ad un intervento edilizio del XVIII secolo, a cui si sono aggiunti trasformazioni e restauri successivi.

Nei profili, la fronte presenta un modello architettonico comune, con una tripartizione che prevede due blocchi dalla muratura continua, alle estremità dell’edificio, come torrette. Al centro, l’architettura si apre, grazie ad un elegante portico a nove arcate a sesto pieno, ricadenti su semplici colonne litiche, a cui corrispondono nove campate voltate a crociera.

La divisione in piani è suggerita dalle finestre, che corrono al piano superiore in maniera continua: al centro, in corrispondenza dell’arcata principale del portico, la finestra è sottolineata da un balconcino in ferro battuto. Al piano inferiore, la fila di finestre che inizia nei blocchi continui di destra e di sinistra, prosegue sotto le volte del portico centrale: qui, la fronte si arricchisce di un particolare decorativo di grande raffinatezza, tondi racchiudenti candidi busti scolpiti, che sormontano le aperture.