
Attualmente, Palazzo Almici Frugoni ospita la Biblioteca Comunale di Coccaglio.
Il primo nucleo dell’affascinante edificio è forse da datarsi tra il XVIII e il XIX secolo: a questo si deve l’organizzazione tradizionale della fronte interna, con un bel portico con archi a sesto ribassato e pilastri su plinti quadrati. Oggi il portico risulta chiuso da eleganti vetrate, un intervento in linea con tante abitazioni storiche ripristinate in età industriale, quando i portici delle dimore storiche venivano convertiti in serre o verande chiuse.
Al di sopra del portico si apre la teoria di finestre del piano superiore, sormontate dalla fascia delle piccole finestre del piano ammezzato.
Proprio al Liberty è da attribuirsi l’aspetto del caseggiato, che si presenta, all’esterno, come blocco dalla solida continuità volumetrica, suddiviso in due fasce principali impostate sullo zoccolo del basamento. La semplicità delle aperture rettangolari con grate, al primo piano, con superfici a bugnato liscio, contrasta con l’accentuata decoratività delle finestre del secondo piano, impostate su mensole a volute e sormontate da un frontone coronato al centro da una voluta. In alto, la fascia del piano ammezzato è chiusa, nel sottogronda, da una elegante cornice a dentelli.
Il piano terreno presenta interessanti decorazioni da attribuirsi alla mano dei pittori Angelo Rubagotti (1898 – 1982) e Giuseppe Rubagotti (1903 – 1955), fratelli nativi di Coccaglio e operanti in diverse località del territorio con opere di decorazioni che comprendevano, accanto all’affresco, anche la tecnica dello stucco lucido e del graffito.
Il soffitto del portico è invece ornato da graffiti policromi con festoni e riquadri che contengono scene di soggetto mitologico.

